Ci avviciniamo al weekend e quindi alle cene con amici in casa a gustare le prelibatezze cucinate seduti attorno ad un tavolo. Un tavolo? E quale tavolo è il migliore per voi??
Non basta che abbia quattro gambe e un piano perché in fondo quello che vi aspettate da questo oggetto è molto di più e allora noi vogliamo aiutarvi con alcuni consigli pratici per scegliere quello giusto per voi.
La prima analisi che dovete fare riguarda lo spazio che avete a disposizione a casa vostra considerando un particolare che spesso viene tralasciato, ovvero l’ingombro delle persone quando sono sedute a tavola: si tratta di 50 o 60 cm laterali, che cambiano anche dalle dimensioni delle sedie, e circa 40 o 50 cm frontali. Detto questo possiamo pensare alle dimensioni da chiuso e da aperto e capire quanti amici vorremmo invitare a cena!!
Altro consiglio funzionale che vogliamo darvi prima di buttarci a capofitto nel vasto mondo delle finiture, è la posizione del tavolo nell’ambiente: se siete orientati verso un tavolo rettangolare se lo posizionerete in modo perpendicolare alla parete ed adiacente ad essa ingombrerà meno spazio rispetto allo stesso tavolo staccato e parallelo alla parete; se invece il tavolo sarà quadrato provate a posizionarlo a 45° rispetto alle pareti, otterrete molto più spazio per girarci intorno!
Alla base della scelta di un tavolo non ci sono solo considerazioni estetiche e spaziali ma va tenuto conto anche della funzione che svolgerà nella vostra casa: sarà il tavolo importante del salone o sarà comunque il tavolo di tutti i giorni su cui mangerete, lavorerete e che utilizzerete come secondo piano di lavoro nel momento in cui sarete ai fornelli?
Bene a questo punto è d’obbligo parlare di materiali per il piano: si va dai più delicati vetri trasparenti e colorati, acidati o serigrafati (quindi opachi o lucidi), ai classici laminati che possono declinarsi in infinite tonalità e lavorazioni diverse, ai nuovi piani in fenix che siano così di abbinamento alle cucine, arrivando ai materiali più nobili come il legno, liscio o grezzo, e le ceramiche che rendono a questo punto il tavolo come un vero e proprio secondo piano di lavoro della cucina: indistruttibile e pratico.
Fatta la scelta, almeno indicativa, riguardo la superficie, il secondo passo è la scelta del modello di tavolo perché ognuno presenta poi varie soluzioni per le finiture.
Scegliamo di partire con la nostra carrellata di immagini con un classico senza tempo, disegnato da uno dei più importanti e famosi designer Charles-Edouard Jeanneret, in arte Le Corbusier: un tavolo trasparente con forma quadrata o rettangolare, gambe in acciaio cromato e struttura verniciata proposta nei diversi colori.
Dalla forma diversa, ma che rappresenta un altro pilastro di questo argomento è il tavolo Tulip dalla forma ovale o tonda: dal progetto dell’artista Eero Saarinen, disegnato all’inizio degli anni ’40 fa parte della collezione Pedestal series proprio base filiforme e slanciata in alluminio che termina con il piano d’appoggio che può essere realizzato in marmo, legno o laminato.
Un esempio moderno che tratta anche il tema del riciclo, è il Nori di Kristalia: la sua struttura interamente in alluminio consente di avere nelle nostre case un oggetto che al termine del suo ciclo di vita potrà essere facilmente riciclato, contribuendo a preservare la natura e le sue risorse.
Le gambe realizzate in alluminio anodizzato o verniciato, affilate e penetranti come la lama di un coltello, disegnano geometrie affilate e aggressive; questa realizzazione è stata resa possibile grazie allo studio realizzato da Bartoli Design con prototipi in cartone. Il piano è a sua volta estremamente sottile e leggero, ma allo stesso tempo resistentissimo.
Un classico senza tempo è il tavolo da pranzo in legno: un esempio di connubio tra tradizione e modernità può essere dato dalla scelta di una struttura in metallo come ad esempio il Big Table di Bonaldo in cui le gambe inclinate sono in acciaio tagliato laser e verniciato opaco conferendo grande dinamismo al di sotto della linearità del piano. Oppure un altro esempio in cui la leggerezza la fa da padrone è il tavolo Calligaris Volo, dove il sostegno del piano in legno dai bordi irregolari è costituito da due elementi in vetro trasparente che ne conferiscono la leggerezza.
Adesso, dopo questa breve introduzione al tema potete capire le molteplici varietà e che davvero non si tratta solo di un piano e quattro gambe ma bensì di un oggetto in grado di arricchire e completare l’ambiente che lo circonda.
E adesso? Quale sarà il vostro tavolo? Non dimenticate di invitarci a cena però!