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Chiacchierando con gli amici durante una delle tante cene durante le feste, abbiamo scoperto la Cantina Antinori: la produzione vinicola ha inizio nel 1385 e nel 2012 il Marchese Piero Antinori ha inaugurato l’innovativa architettura della cantina.
Immersa nel panorama del Chianti, tra Firenze e Siena, e realizzata secondo il progetto dello studio Archea Associati, la cantina risulta quasi invisibile sulla collina: un occhio attento potrà individuare solo le due fessure orizzontali sul versante naturale che consentono anche la realizzazione di un tetto giardino.
I concetti cardine dell’intervento sono il basso impatto ambientale e l’alto risparmio energetico.
Progettata per consentire la vinificazione “per gravità” e garantire in modo naturale la temperatura ideale per la produzione e la conservazione del vino, la struttura ipogea è così suddivisa: la sede amministrativa e gli spazi aperti al pubblico sono ubicati lungo la fenditura più bassa, l’area produttiva e di immagazzinamento si trova sull’apertura superiore ed infine il luogo più protetto e centrale, dove il vino matura nelle barriques, una galleria di 75mt con volta in acciaio e in terracotta.
Ma non è finita qui, vi è ancora un elemento che contraddistingue questo progetto: la scala a forma di elica rivestita in corten che collega i tre piani della struttura, un elemento unico e molto scenografico.
Il risultato di sette anni di lavori è un progetto unico nel suo genere in grado stringere un forte legame con la terra e la bellezza di queste colline. I materiali dai più nobili ai più semplici si legano in armonia: cotto, legno, corten e vetro si valorizzano insieme e danno luogo ad una architettura che si fa landmark.