Quanto è faticoso alzarsi dal letto in queste prime giornate fredde e uggiose? Se poi si dorme su un comodo materasso e in un ambiente piacevole, svegliarsi è quasi una tortura!
Ma cosa rende una camera da letto bella? Ovviamente l’ampiezza del locale, la disposizione degli arredi (pratica e funzionale), la luce, sia quella naturale sia quella artificiale, e soprattutto lui: il letto, protagonista indiscusso di questo ambiente.
L’architetto sa bene che ciò di cui un progetto ha bisogno per essere riconosciuto come “bello” sono l’attenzione ai dettagli, l’ordine, la pulizia delle forme e l’armonia dei colori, perciò in camera da letto concentra i suoi sforzi creativi sulla testiera o sul muro retrostante, abbinando comodini e lampade con lo stesso stile e scegliendo materiali e forme confortevoli.
Di seguito vi proponiamo alcune visioni: si tratta di alcuni nostri lavori e di due colleghi. Come vedrete il fil rouge che lega questi progetti, pensati per appartamenti differenti e soprattutto in periodi diversi, è proprio l’essenzialità e la semplicità.
Perchè, come diceva Mies Van Der Rohe, “less is more”.
Di seguito, invece, due immagini che focalizzano l’attenzione sulla scelta dell’abat-jour, la lampada da comodino, la compagna di lettura, la lucciola notturna.
Nel primo caso una bella reinterpretazione della tradizionale lampada con paralume, Light Air disegnata da E. Quitllet per Kartell: si tratta di un oggetto moderno, semplice nelle forme, che produce un piacevole effetto luminoso, quasi magico.
Quando, invece, la fantasia dell’architetto si scatena, ecco che nascono oggetti unici, che personalizzano l’ambiente al 100%, come la lampada da parete con cappello Panama del Sud America!
Alla redazione del post hanno collaborato l’arch. Enrico Giacopelli, titolare di G Studio a Torino e “creatore di trappole ambientali” e l’arch. Silvia Vai, appassionata interior designer che segue costantemente le vicende di crisaledesign.
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